1955
1967
1969-1974
1975-1978
1979-1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991

Nei primi mesi dell’anno scrive la prima stesura del testo teatrale Dinner Party, nella casa di via Fondazza a Bologna. «È una storia di trentenni, di una generazione a cui è difficile affibbiare delle etichette, un dramma un po' violento e un po' sofisticato. L'ho finita una settimana fa ( ndr.12 aprile). Ci dovrò lavorare ancora un mese, ma sono soddisfatto. La commedia era un genere ancora inesplorato per me, e mi entusiasma. Conto di metterla in scena a Firenze la prossima stagione... Ero bloccato su un nuovo romanzo (ndr. Rimini) non riuscivo ad andare avanti, a trovare il finale giusto. Stranamente la liberazione è venuta pensando al teatro. Dinner party l'ho scritta di getto. Due settimane di lavoro giorno e notte. Il plot era quello di un mio vecchio racconto, che doveva diventare un romanzo e invece s'è trasformato in una commedia originale, serrata».
È spesso a Firenze, dove la scena giovanile, tra mostre, avanguardie teatrali, sfilate di moda, feste è esuberante: «Mi sembrò di trovarmi nel posto giusto al momento giusto. Un po’ come quando frequentavo il DAMS, a Bologna, negli anni caldi fra il 1975 e il 1979... Così sono passati i miei anni a Firenze. In tante case, in tanti appartamenti, in tante feste fino al mattino che mi davano la sensazione - tangibile e concreta - di vivere in una città nella quale non mi restava molto tempo per riflettere sui miei guai intimistici; o, se questo avveniva, dove sentivo la protezione, la comprensione, l’abbraccio della città stessa che magicamente si accordava con quelle riflessioni».
A Firenze al Teatro di Rifredi tiene, presentato da Anna Maria Papi e con una scenografia composta da opere di Monica Sarsini, una conferenza il cui corpo centrale è la lettura di brevissime citazioni, in forma di frammento sul tema dell’abbandono ("abbandono d’amore, abbandono della persona amata, abbandono delle cose o forse anche della realtà").
Inizia la prima stesura di Biglietti agli amici: «Questo è l’ultimo biglietto che scrivo. Il primo risale all’aprile ottantaquattro, una notte, a Firenze. Da allora tante cose sono cambiate nella mia vita e forse la più importante riguarda queste pagine che non si chiamano più «Appunti per una fenomenologia dell’Abbandono», ma semplicemente Biglietti agli amici».
Incontra Francois Wahl delle Edizioni Seuil di Parigi, l’editore che pubblicherà l’edizione francese di Pao Pao. Inizia un rapporto di stima reciproca. Negli anni Wahl diventa un interlocutore importantissimo, cui Tondelli sottopone al vaglio di un giudizio critico tutti i successivi progetti letterari: «Per alcuni scrittori è stato importante Calvino, per altri la lezione di Celati. Per quanto riguarda il mio caso devo fare i nomi di Aldo Tagliaferri e Francois Wahl in Francia. Non è però che abbia avuto altri interlocutori. Avrei voluto averli, perché questo mi aiuta a scoprire quello che non so».


I testi della biografia e delle schede bibliografiche sono di Fulvio Panzeri